Cronaca di un rapporto

Folgorato sulla strada di Damasco, prima dalla cronaca annunciata e poi dalla conoscenza diretta, come utilizzatore della prima ora sui tempi italiani voglio dedicare questo blog alla progressiva scoperta del rapporto con il mio eee PC Linux-Based, anche per confrontarlo con altri nomadi.

Non penso di essere particolarmente originale e neppure così interessato alle technicalites dell’oggetto, tuttavia due sono le prospettive che distinguono questo blog da altri fatti molto bene e per tutti gli altri aspetti sicuramente meglio del mio:

  • La prospettiva del “diario di viaggio” (il log)
  • L’esclusivo interesse per la versione Xandros (e Linux in genere).

Sono un convinto ideologo del nomadismo tecnologico e ne scrivo in proposito fin dal 1999 (prima sull’originario Apogeonline e poi su un mio sito dedicato, Nomadware). In particolare il mio entusiasmo è sempre stato rivolto ai cosiddetti Handheld/PC (la categoria Juppiter per Windows CE). Un pezzo forte della mia collezione è stato il Nec MobilePro 770MobilePro 770 di Nec, il mio preferito di una categoria che vantava diversi oggetti interessanti, come il Vadem Vadem Clio Clio, fino al più recente e quasi perfetto Sharp Telios Sharp Telios.

Perché queste macchine a loro tempo non hanno avuto un successo analogo a quello attuale di Asus eee pc?

Certamente perché a cavallo del 2000 i tempi non erano ancora maturi e soprattutto si tendeva ancora a considerare il computer come un mostro sacro che non poteva essere ridotto a un oggettino portatile, o almeno “così” portatile.

Soprattutto non poteva essere compreso, visto l’incongruenza fra semplicità e prezzo. Il Telios ad esempio aveva quasi tutto quello che ha questo Asus, ma il suo prezzo era superiore di quasi 10 (!!!) volte. Ancor peggio dicasi per il pur splendido Psion NetBookPsion NetBook.

Con Asus la dipendenza da Microsoft e da qualsiasi esoso sistema operativo è superata e il lavoro fatto su Xandros, erede del favoloso Corel Linux (anche questo perito sull’ara di Microsoft), rende il computer giovane, modesto, semplice, immediato, libero e tanto efficace.

Quaderno Olivetti

Un ricordo particolare va al Quaderno Olivetti, il mio primo H/PC – o subnotebook come si chiamava allora. Da sempre rimpianta, la sua prima versione sfortunatamente nata con un software patetico, ma che subito resuscitava solo a installargli un MS DOS e un MS Works. Con il suo schermo a basso consumo la sua batteria non arrivava mai alla fine e il suo prezzo era allora (!!!) paragonabile, se non addirittura inferiore a questo Asus (io lo pagai nel ’93-’94 ciquecentomila lire). Si tratta di uno dei tanti primati italiani falliti per colpa di commercializzazioni poco convincenti, anche di tempi precoci e soprattutto per poca capacità dell’azienda e in particolare del suo marketing di comprendere quello che si stava proponendo: il primo sub-notebook, quasi ante-litteram, della storia – era il 1992!

Pazienza!

Oggi è il tempo di Asus. Ed è già rivoluzione. Prima Mediaworld, che aveva acquisito l’esclusiva per l’Italia, aveva finito le scorte della vendita che dal 18 febbraio 2008 aveva avviato on line e poi, in un giorno e mezzo quelle riservate ai negozi dove era appena cominciata la distribuzione il 31 dello stesso mese.

Asus rischia di perdere il miracoloso abbrivo (fino ad ora dovrebbe aggirarsi a quota 700 mila esemplari nel mondo) ottenuto a causa del forfait dei produttori di memorie solide, colti di sorpresa da una tale richiesta che il produttore cinese non aveva saputo preventivare.

EEE è una grande idea come il suo Linux (e pensare che molti attendono la bestemmia della versione con Windows!!!), ma dietro l’oggetto c’è uno spirito e uno stile di vita di cui mi piacerebbe riuscire a riferire in questo blog with a little help from my fiends.

3 risposte a “Cronaca di un rapporto

  1. Federico

    “con un piccolo aiuto dai miei diavoli? ;)”

  2. Pingback: …e che non si parli più di Netbook « 3E Linux Life Style

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