L’onda lunga del computer di scorta

Ritornati da questa estate che prelude ad uno degli autunni più difficili della nostra vita, vale la pena riaccendere questo blog facendo il punto sulla questione dei MiniBook. E già il problema della denominazione per la quale non c’è mai stato un vero accordo la dice lunga.

Insomma, gli ex-netbook si sono gradualmente trasformati nel notebook di scorta e quello dei figli.
Anche se l’onda lunga degli acquisti sta arrivando solo ora alla grande massa, la mancanza di novità reali sta confermando un ritorno ai notebook ripensati e aggiornati: la strada giusta è forse quella dei TimeLine di Acer, che a pensarci bene non è altro che l’interpretazione, come al solito azzeccata, ma acerba ed esorbitante, individuata quasi due anni fa con il MacBook Air di Apple.

La stessa Apple con l’iTouch ha però individuato l’unica vera rivoluzione di usabilità, di Human interface e di neo-personal computer fallita, tanto dai Windows che dai Linux.

Ecco che l’iTablet o l’iPad come lo si sente ormai da anni chiamare in giro, previsto tra il tardo autunno e l’anno nuovo sarà l’anello di congiunzione tra il notebook e l’iPhone che farà diventare definitamente obsoleta e ridicola la proposta Nokia-Microsoft del netbook HSUPA-GPS, andandosi verosimilmente a posizionare nella stessa fascia di prezzo, tra i 600 e gli 800 euro (verosimilmente per due varianti del modello).

Dopo, penso con la fine del 2010, è ragionevole che si sarà smesso di parlare di Netbook: un progetto nato con Psion, cresciuto col Linux e morto con Microsoft.

— Postato con BlogPress dal mio iPod Touch

3 commenti

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3 risposte a “L’onda lunga del computer di scorta

  1. Shiba

    Vedremo se quando uscirà questo iTablet sarà davvero una rivoluzione.
    Speriamo che non sia come la prima serie di iPhone, scarsa durata della batteria (meno di 3 giorni con w-fi ecc spenti), scarsa ricezione (nessun campo a casa di mia nonna XD) e che mi si bloccava quando andavo a sciare. Non ne ho mai presi altri (ora vivo felice con un Nokia 1200), magari questi problemi sono stati risolti nelle versioni successive.

  2. Condivido le tue perplessità. Quando è uscito ho scritto su Vademacum che bisognava aspettare il terzo. Ora penso di averci azzeccato. Ciò nonostante continuo a vedere l’iPhone come un computer wireless che fa anche da telefono. Nel frattempo ho comprato diversi telefoni e all’uscita del nuovo iPhone ho comprato un Nokia E75 che con Joikuspot mi fa da wifi che uso per collegarmi cin quello che voglio compreso il mio amatissimo iPod Touch che non mi ha mai tradito, che ha sostituito, non solo tutti i netbook, ma anche tutti gli altri computer in tutte le occasioni che non richiedono un lavoro intensivo. Per l’iTablet staremo a vedere: per quanto mi riguarda, il mio interesse è più legato al progetto, all’idea, alla soluzione che alla necessità d’acquisto. Vedremo se ci farà evolvere o se sarà una patacca costosa. Per il momento io – timidamente – ci credo.
    Ciao
    e.

    • Chisotti

      Condivido la versalità di un Nokia il mio E 71 che mi fa da collegamento con la rete e che mi porta attraverso il mio iPod dove voglio, ora son all’Aereoporto di Roma, ottimo campo con 3 il tutto per un peso inferiore ai 200 grammi, tutto tascable, il vero nomadismo di cui parlava Ennio Martignago, mio i-trainer personale sulle soluzioni informatiche “vere”! Ormai l’iPod ha assorbito buona parte dell’uso del mio computer, ci faccio di tutto e di più, ma leggero e veloce. Aspetto però con interesse le novità Mac del prossimo futuro.

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